La politica
sembrerebbe difficile, invece è una figura geometrica, si parte da
un punto e si traccia un cerchio.
Fratelli
d'Italia, Meloni , dall'essere al di fuori dell'arco costituzionale,
si ritrovano al governo, quasi a loro insaputa, grazie anche al
masochismo degli avversari bisogna dire.
Hanno fatto i
conti col passato, dicono di sì, il fascismo non esiste più,
appartiene al passato, intanto hanno rapporti con Forza Nuova,
Casapound, la seconda carica dello stato ha in casa un busto del
duce.
Inevitabile, il
cerchio si chiude.
La Lega,
Salvini, dal solo nord di Bossi si passa all'intera nazione, dal
razzismo settentrionale al razzismo a tutto tondo, e che pena mi
fanno quei meridionali che simpatizzano e peggio votano per la Lega,
praticamente la vittima che solidarizza col carnefice, visto che la
parola più gettonata a Pontida rimane sempre:terroni!
Ed il cerchio
si richiude.
Forza Italia,
Tajani, alla scomparsa di Berlusconi si pensava dovesse scomparire,
invece resiste, addirittura supera la Lega, e si oppone alla
tassazione degli extra profitti bancari, d'altronde Mediolanum e
altri non apprezzerebbero.
Ancora una
volta il cerchio si chiude.
Domenica si
vota in Liguria, l'ex governatore ha patteggiato e si è dimesso,
Bucci, all'oscuro di tutto, raccoglie l'eredità, se volete che
continui il sistema totiano continuate a votare centrodestra, e se
non andate a votare siete colpevoli lo stesso, anzi ancora di più,
perché il cerchio si chiuderà ancora una volta, ma a chiuderlo
saranno gli altri.